Come scegliere il divano giusto?
Nel precedente articolo abbiamo parlato dei vari tipi di divano e dei vari usi e consigli, se non hai ancora letto l’articolo, corri a leggerlo! Bene. dopo aver scelto il tipo i divano più adatto a noi, dobbiamo necessariamente conoscere i diversi aspetti di queste 4 parti fondamentali di un divano:
- Molle;
- Imbottitura;
- Piedini;
- Rivestimenti
Molle
Per garantire la comodità e il sostegno del corpo, sia nella seduta che nello schienale, deve essere presente un intreccio di cinghie elastiche ad alta resistenza (disposte quindi in orizzontale e in verticale), costituite da nastri di fili di gomma ricoperti in tutta la loro lunghezza da una spirale in filo di nylon. Le cinghie devono essere sufficientemente larghe (circa 7 cm) e disposte a una distanza di circa 3/5 cm l’una dall’altra: ciò fa in modo che nessuna delle singole fasce sia troppo sollecitata, con il rischio di perdere elasticità nel tempo.
Per garantire la comodità e il sostegno del corpo, sia nella seduta che nello schienale, deve essere presente un intreccio di cinghie elastiche ad alta resistenza (disposte quindi in orizzontale e in verticale), costituite da nastri di fili di gomma ricoperti in tutta la loro lunghezza da una spirale in filo di nylon. Le cinghie devono essere sufficientemente larghe (circa 7 cm) e disposte a una distanza di circa 3/5 cm l’una dall’altra: ciò fa in modo che nessuna delle singole fasce sia troppo sollecitata, con il rischio di perdere elasticità nel tempo.
Imbottitura
Costituita dai cuscini della seduta e dello schienale, deve garantire il giusto equilibrio di morbidezza e resistenza alla compressione: più rigida per i sedili perché sostiene il peso della persona, più morbida per gli schienali la cui funzione è solo d’appoggio. Il poliuretano espanso indeformabile è un materiale ecologico perché prodotto senza l’utilizzo di clorofluorocarburi.
Ha una struttura interna a nido d’ape con celle aperte e sottili che garantisce leggerezza, traspirabilità e ottime doti meccaniche. A seconda delle dimensioni delle cellette, il poliuretano espanso può avere diversi gradi di densità: viene considerata buona quando è di circa 35 kg/mq, ma si può arrivare anche a 50 kg/mq. Non sempre rigidità e morbidezza sono proporzionali alla densità, perché queste caratteristiche dipendono dalla formula chimica che è variabile. Tuttavia, un’alta densità conferisce prestazioni migliori nel tempo.
Nei primi mesi di utilizzo le imbottiture in poliuretano espanso tendono a un leggero allentamento per poi stabilizzarsi, dovuto al fatto che quando ci si siede per la prima volta viene prodotta una pressione che causa la rottura delle microcelle. Per questo motivo è consigliabile scegliere un imbottito leggermente più rigido di quanto desiderato. Se si privilegia la morbidezza, sono indicate altre imbottiture: il misto piuma con un’anima in poliuretano espanso e due strati sono in piuma d’oca vergine sterilizzata o il memoryfoam, leggero, indeformabile e traspirabile, un innovativo poliuretano visco-elastico che si adatta perfettamente alle forme del corpo, aumentando la sensazione di relax.
Piedini
Tipologia e forma dipendono dalle preferenze soggettive e dallo stile del divano. È invece importante che il loro numero sia tale da garantire stabilità e resistenza della struttura in legno. Ciò dipende dalle dimensioni del divano: per un imbottito di 220/230 cm di larghezza vengono solitamente previsti 4 piedini in acciaio o in legno posti alle estremità, fissati sotto il modulo in cui è inserito il bracciolo. Per misure superiori, al fine di evitare l’effetto imbarcamento del fusto, devono essere previsti anche due sostegni centrali. In alcuni modelli componibili è anche possibile disporre di piedini (nascosti alla vista) su ciascun modulo.
Rivestimenti
In linea di massima i rivestimenti si dividono in due grandi gruppi, ognuno possiede caratteristiche diverse da valutare in base alle proprie esigenze: la pelle o il tessuto. Il divano in pelle è un investimento che dura nel tempo e non passa di moda. È resistente e igienico perché si può pulire anche frequentemente, purché si seguano le istruzioni di manutenzione che forniscono i singoli produttori. Non solo è resistente, ma persino bello anche quando è un po’ più vissuto. La pelle ha fibre molto compatte, elastiche e resistenti e, diversamente dalla stoffa, ha un’elevata resistenza alla lacerazione.
La manifattura nei divani in pelle è il più delle volte di tipo artigianale: il taglio dei manti avviene ad opera di specialisti; sul manto di pelle steso vengono posizionate le dime dei vari elementi quali cuscini di seduta, braccioli, schienali. Questa tecnica non può essere sostituita nemmeno dalle più moderne tecnologie: l’occhio e la manualità sapiente dell’artigiano esperto restano insostituibili riuscendo a scoprire in ogni manto l’utilizzo migliore per appagare l’occhio e garantire qualità e durata dei rivestimenti in pelle. Al taglio segue la seconda e delicatissima fase del cucito.
Le pelli di migliore qualità sono di origine europea. Hanno infatti una taglia più grande, sono più spesse, presentano meno imperfezioni e sono più morbide e piacevoli al tatto. Nel mondo delle pelli ci sono varie tipologie che cambiano in base al tipo di trattamento subito.
Ogni varietà di pelle è ottenuta grazie ad un processo particolare. La pelle più pregiata viene chiamata Pelle Pieno Fiore. Prima di arrivare al tappezziere in fabbrica la pelle deve passare attraverso diversi passaggi di lavorazione, uno dei quali prende il nome di spaccatura: la pelle, inizialmente troppo spessa ed impossibile da lavorare, viene inserita in un macchinario che la divide letteralmente in due strati. Lo strato inferiore della pelle è la cosiddetta crosta, una pelle di qualità inferiore che può essere levigata e verniciata o stampata, mentre lo strato superiore è chiamato fiore. Il fiore può essere levigato per eliminare (dove possibile) eventuali “imperfezioni naturali” troppo evidenti; il pieno fiore invece è quella pelle che conserva completamente il fiore che non viene toccato ed a cui non viene posta alcuna correzione.
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